4 dicembre 2016

La ciarancella “strumento unico al mondo”. A Montorio si ode il “Coro degli Angeli”

Di Maurizio Cavaliere

4 novembre 2016

primonumero.it

Se vi stuzzica l’interessante idea di visitare Montorio nei Frentani, paesino dall’aria dolce, a pochi chilometri da Larino, ricordatevi che il giorno di Natale, a Pasqua e il 12 giugno nella suggestiva celebrazione di San Costanzo Patrono, potrete sentire anche voi il canto degli Angeli riempire di gloria la chiesa di Santa Maria Assunta.


Nell’edificio ecclesiastico noto in tutta Italia, e oltre, per la pala d’altare raffigurante l’Annunciazione della Vergine, realizzata dall’olandese Teodoro d’Errico nel 1581, ed esposta a Expo 2015 tra le meraviglie selezionate da Vittorio Sgarbi, c’è anche uno strumento musicale che gli storici del posto ritengono essere unico al mondo (si accettano smentite, naturalmente). È la Ciarancella, “I Ciarangelle” nel dialetto locale, che riproduce in maniera del tutto sorprendente, quasi celestiale il cosiddetto “coro degli Angeli”.


Restaurata da alcuni anni, la ciarancella è una ruota fissata al muro, libera di girare vorticosamente, che porta nove campane del diametro di circa dieci centimetri l’una. Si aziona con una lunga corda tirata in basso e in alto ad un certo ritmo. Viene suonata durante il “Gloria” soltanto nelle tre occasioni indicate, quindi ascoltarla è una piacevole eccezione. La bellezza del suono sta forse nella ricchezza di tonalità delle singole campanelle, che secondo una diffusa interpretazione rappresenterebbero le voci dei nove Angeli, classificati in ordini o cori angelici, raggruppati nelle tre gerarchie in cui sono divise le schiere celesti.

Abbiamo raccolto queste informazioni in tre diverse circostanze: con il dinamico sindaco e grande appassionato di tradizioni, Nino Ponte, con lo storico Antonio Molino, che è stato anche il tramite per portare in paese Vittorio Sgarbi, e con il parroco don Giovanni Licursi che ci ha regalato l’emozione dell’ascolto del “coro degli Angeli” in una giornata fuori... calendario. Ed è stato un momento magico, intenso.

La ciarancella è lì da secoli, di fianco a uno dei medaglioni del grande Paolo Gamba, che, con le due pale d’altare di Teodoro d’Errico, il braccio benedicente reliquia di San Costanzo Martire e la statua lignea della Madonna di Saccione, impreziosiscono una delle chiese più importanti della regione.
Secondo Nino Ponte (Cfr. Il Suono degli Angeli - La Ciarancella o i Ciarangelle – Un’Urna di Fede) l’unica parente stretta della “ruota di campanelle” presente a Montorio, si trova a Villanovaforru, in Sardegna, nella chiesa di San Francesco d’Assisi ed è anch’essa suonata solo in occasione delle feste principali.

La ciarancella è un altro ottimo motivo per raggiungere Montorio nei Frentani. Prossima occasione per farsi trasportare dal “Coro degli Angeli” la notte di Natale. È il suono della volta celeste, non la cosiddetta “musica delle sfere” ma qualcosa di più profondo e mistico.



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