10 ottobre 2016

Giuseppe Altobello: medico e naturalista

Di Ugo D’Ugo

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Nato a Campobasso il 4 novembre 1869, dopo aver conseguito la licenza liceale presso il regio Liceo Sannitico (oggi Liceo “M. Pagano”), si recò a Bologna e si iscrisse alla facoltà di Medicina e Chirurgia.

Dopo la laurea, esercitò la sua professione di chirurgo nella città emiliana per alcuni anni, acquisendo una notevole esperienza medica.

Tornato nella città natale, aprì una clinica privata denominata appunto “Clinica Altobello” con sede nei pressi dell’Ospedale Civile Cardarelli, in fondo alla Via Roma e precisamente nell’area in cui oggi sorgono il palazzo Di Penta e il palazzo Falcione.

Esercitò la sua professione di chirurgo con competenza e ammirazione.

Appassionato naturalista, dedicò molto del suo tempo agli studi di zoologia ed in particolare alla fauna locale, legando il suo nome, alla definizione delle note specie dell’Orso bruno marsicano e del Lupo appenninico.

Appassionato ricercatore naturalista, si guadagnò fama internazionale nel mondo scientifico dopo la pubblicazione degli scritti sulla fauna appenninica, con riferimento particolare a quella dell’Abruzzo e del Molise: I Mammiferi (4 Volumi: insettivori, chirotteri, rosicanti, carnivori) pubblicati dalla Tipografia Colitti tra il 1920 e il 1921; e i numerosi studi sugli uccelli pubblicato ad Acqui nel 1920 per i Tipi Tirelli, tra i quali i Le penne e la loro struttura e il Saggio di ornitologia italiana e i Rapaci.

L’Altobello, rappresentò molti degli esemplari in via di estinzione o scomparsi dal territorio molisano o presenti in altre regioni, disegnandoli e colorando ad acquerello il piumaggio ed altri particolari, nei loro colori naturali; del totale degli uccelli trattati, oltre 500 esemplari esemplari sono presentii nella nostra regione. Tutto il materiale originale è custodito presso l’Università di Bologna.

Giuseppe Altobello è stato anche consigliere e segretario dell’Ordine dei Medici ed amministratore della prima Banca Popolare del Molise, la quale fallì, ma non per colpa sua. Questo fatto lo amareggiò tanto più che avveniva dopo aver speso lui una lunga vita operosa e dignitosa.

Campobasso lo ricorda innanzi tutto come poeta dialettale, autore delle belle poesie campobassane e delle canzoni raccolte nei Sonetti Molisani, opera che contiene anche un attento ed autorevole studio sul dialetto della sua città, che farebbero bene a leggerselo alcuni sedicenti studiosi di dialettologia dell’ultima ora.

Si spense in Campobasso il 9 novembre 1931 e l’Amministrazione comunale  gli ha dedicato una strada, al Quartiere CEP, che congiunge Via De Gasperi con Caccia Pesci.

Per chi voglia saperne di più sulla vita di Giuseppe Altobello consigliamo di consultare la biografia riportata alla ristampa del Saggio di Orntologia Italiana – I Rapaci – a cura di Corradino Guacci, ristampa edita da Marinelli Editore, Isernia 1990.

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