8 gennaio 2017

L’“abatina”: il boccone divino dell’abate

Di Giuseppe Formato

cblive.it

“L’abatina” è una salsiccia particolarmente speziata, che viene messa sotto una pressa, perché è consuetudine servirla schiacciata. Questa specialità è anche conosciuta come “boccone divino dell’abate”, perché si fa risalire ai tempi in cui nella Chiesa di Sant’Antonio c’era l’abate, la cui perpetua, non amando l’odore della carne di maiale, gliela preparava con tutta una serie di spezie.

La tradizione si fa risalire al primo decennio del 1900 e fino a prima degli anni ’60. L’abate, in questione, si chiamava di cognome Ricciuto, ma era conosciuto con i soprannomi di “Menelik”, perché assomigliava molto all’omonimo imperatore d’Etiopia, e “U Rettor”.

L’inventore de “l’abatina” si fa risalire al macellaio Feliciello; mentre, i primi macellai che iniziarono a venderla furono i De Renzis, conoscenti della perpetua della Chiesa di Sant’Antonio e ai quali quest’ultima diede la ricetta.

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