Di Ugo D’Ugo
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Tale è il cognome che risulta dal certificato di nascita e di battesimo di Gianleonardo Palombo.
È nato a Campobasso il 23 luglio 1749 da Nicola e da Lucia Cancellario, appartenenti a stimate famiglie campobassane. Dopo gli studi elementari e medi, conseguì la maturità classica e si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Napoli.
Laureatosi brillantemente in giurisprudenza, svolse con successo la professione di avvocato a Napoli, dove aprì uno studio molto frequentato dalla borghesia e dalla finanza napoletana.
Di animo nobile, non rimase insensibile allo spirito patriottico ed aderì subito alle idee giacobine, schierandosi coi francesi quando nel 1799, sotto la guida del generale Championnet, entrarono a Napoli e proclamarono la prima Repubblica Partenopea. Fu nominato membro della Commissione di Finanza della repubblica predetta.
Ma quando le truppe del cardinale Ruffo sconfissero gli insorti al Ponte della Maddalena, riportando sul trono il Re Borbone, il Palumbo fu arrestato insieme a moltissimi altri insorti, tra i quali ricordiamo gli altri molisani Nicola Neri di Acquaviva Collecroci, Carlo Romeo di Guardialfiera, Giovanni Varanese di Monacilioni, Prosdocimo Rotondo di Gambatesa, Nicolangelo Mascilli di Campobasso. Di questi solo il Mascilli, scampò la pena capitale. Il Palumbo fu condannato a morte e la sua esecuzione avvenne nella Piazza Mercato di Napoli il giorno 9 novembre 1799.
La città di Campobasso ha dedicato a questo suo figlio patriota la strada che da Corso Vittorio Emanuele sbocca su Via Roma e la Piazzetta Palombo (per l’appunto e vecchia sede del mercato cosiddetto del pesce) che collega la detta via con Via Marconi.
Inoltre nei locali di Palazzo San Giorgio, sede della municipalità, è stata apposta, nel 1899, una lapide che ricorda il suo sacrificio e le sue virtù.
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