18 febbraio 2017

Castelpetroso, la piccola Lourdes italiana

Di Livia Fabietti (NEXTA)

19 gennaio 2017

lastampa.it

Apparizioni, miracoli e pellegrinaggi: succede in Molise in un borgo medievale divenuto meta di pellegrinaggio per devoti, turisti e curiosi


Castelpetroso, delizioso borgo molisano della provincia di Isernia, è una realtà cara al turismo religioso. Proprio così: lei, la “Piccola Lourdes italiana”, delizia i fedeli con il Santuario di Maria Santissima Addolorata, patrona del Molise, meta di pellegrinaggio per innumerevoli fedeli di ogni dove.

Tutto ebbe origine in quel lontano 22 marzo 1888 quando due pastorelle, Fabiana Cicchino e Serafina Valentino si trovavano sulle pendici del Monte Patalecchia e, mentre erano alla ricerca di due pecorelle che si erano smarrite, avvenne l’apparizione.

Una luce proveniente da una fessura della rupe di “Cesa tra Santi” circondava l’immagine della Vergine Maria che teneva tra le braccia Gesù sanguinante. Non fu un caso isolato. Qualche giorno dopo, in prossimità della Pasqua, ci fu un nuovo episodio ed entrambe le donne si misurarono con il bagliore emanato dalla santa figura.

Il primo vero miracolo avvenne nel novembre del 1888 quando il Conte Carlo Aquaderni si recò a Castelpetroso con il figlio Augusto, affetto dalla tubercolosi ossea. Il giovane, dopo aver bevuto l’acqua dalla sorgente sita nei pressi del luogo delle apparizioni, guarì. Fu così che fedeli da tutto il mondo accorsero numerosi per bere da quella fonte ritenuta miracolosa.

Acquaderni decise di costruire, in segno di ringraziamento, un vero e proprio monumento alla devozione mariana. Il compito venne affidato all’architetto Francesco Gualandi di Bologna il quale si occupò della progettazione e della costruzione di questa struttura maestosa, uno spazio capace di ospitare oltre 10.000 fedeli. L’edificio, in stile neogotico, venne realizzato non esattamente dove avvennero le apparizioni (essendo l’area piuttosto impervia) ma più a valle al fine di rendere più agevoli i lavori nonché l’accesso ai pellegrini.

Il tutto fu edificato avvalendosi di pietre del posto lavorate a mano da abili scalpellini molisani tra cui i fratelli Mario Giuffrida e Pasquale Chiocchio di Oratino e i fratelli Pasquini di Pietrasanta.

I lavori durarono a lungo in quanto, sebbene iniziati nel settembre 1890, vennero portati a termine quasi un secolo dopo a causa di innumerevoli difficoltà, soprattutto economiche. Grazie alle offerte di molti fedeli provenienti da ogni parte d’Europa, nel 1907 venne ultimata la prima Cappella, quella “dei polacchi”, così chiamata visto che, a contribuire alle spese, furono proprio i fedeli che vivevano in Polonia. Fu invece nel 1975 che il Santuario venne definitivamente completato.

Per vivere in prima persona la magia del luogo, avvolti in un contesto altamente suggestivo, vale la pena percorrere a piedi la Via Matris. Il sentiero si snoda lungo la montagna e, in 7 tappe, invita a ricostruire la vita di Maria ammirando tanto il Santuario quanto il luogo delle apparizioni.

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