30 novembre 2017
29 novembre 2017
21 novembre 2017
18 novembre 2017
"Il Kerigma di Joseph Ratzinger, Cooperatore della Verità e Testimone di Cristo". A Campobasso.
Lunedì 27 novembre prossimo nell’auditorium “Celestino V” di Campobasso, alle ore 18,00 si terrà la cerimonia pubblica del decimo anniversario dell’opera “Gesu’ di Nazaret” di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, oggi Papa Emerito.
L’evento conclude i momenti celebrativi, promossi dal Centro Culturale Internazionale “Joseph Ratzinger”, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Campobasso-Bojano, l’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e l’Ordine del Santo Sepolcro Sezione Abruzzo e Molise, quest’anno dati proprio in onore di Benedetto XVI, in occasione del suo novantesimo compleanno.
Per l’occasione, ricordando anche i cinquecento anni della Riforma, è stato invitato il Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani e della Commissione per le relazioni religiose con gli Ebrei, il cardinale Kurt Koch.
Svizzero di origini, il porporato Kurt Koch, ricopre dal 2010 la carica di capo del dicastero che cura i rapporti con i fratelli Ebrei e le altre Chiese cristiane. Il suo incarico rispecchia pienamente il suo essere esperto in ecumenismo e attento alla questione della radici cristiane dell’Europa.
Koch è anche figura di riferimento e di fiducia per il Santo Padre Francesco, in particolare per il dialogo che il Cardinale tesse, con fine esperienza, con gli Ortodossi e le Chiese nate dopo la Riforma. Un ruolo di spicco e delicato il suo che lo impegna in quel “sacramento di ricostituzione” che è il cammino dell’unità e della fratellanza, guidato dallo Spirito del Perfezionatore Gesù Cristo.
Il tema del convegno è “Il Kerigma di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, cooperatore della Verità e testimone di Cristo”, scelto dal Centro Ratzinger come proprio contributo al secondo anno del cammino sinodale diocesano dedicato alla forza dell’annuncio cristiano. Interverranno il Presidente del Centro Ratzinger, Ylenia Fiorenza, il Sotto Segretario del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, mons. Markus Graulich, il direttore dell’ufficio diocesano per l’ecumenismo, padre Joachim Blaj, il pastore valdese, Luca Anziani.
Le conclusioni saranno affidate all’arcivescovo metropolita, mons. GianCarlo Bregantini, che non mancherà di evidenziare il cuore di tutta l’opera Benedetto XVI, e di sottolineare che, incontrando l’unico Signore che è Cristo, anche le chiese si scoprono più sorelle.
17 novembre 2017
16 novembre 2017
10 novembre 2017
9 novembre 2017
7 novembre 2017
6 novembre 2017
4 novembre 2017
3 novembre 2017
2 novembre 2017
1 novembre 2017
La Torre di Montebello a Montenero di Bisaccia
moliseturismo.eu
La Torre di Montebello si erge nella contrada omonima compresa nel territorio di Montenero di Bisaccia. La particolare posizione, sulla destra del fiume Trigno ed a breve distanza dal mare, induce a ritenere che, oltre alla funzione di avvistamento e di difesa ossidionale, essa ebbe anche quella di collegamento visivo con le torri costiere di Petacciato e di Termoli.
Ha come queste la pianta quadrata, ma differisce per il maggiore sviluppo in altezza, per le pareti e per anguste scale a chiocciola; ha tetto a terrazza, una volta coronato da merli e ingresso principale molto al di sopra del piano di base e preceduto da una scalinata in muratura, forse costruita in un secondo tempo, perché sulla parete sono evidenti le tracce di un ponte levatoio.
Le superfici murarie sono quasi del tutto compatte; presentano quattro finestrelle rettangolari con semiarco, delineate da mattoni in cotto a forte strombatura e distribuite una per lato a diverso livello di altezza, una monofora aperta a nord-ovest e due porte praticate rispettivamente sui lati nord-ovest e sud-est.
Lo stemma della famiglia Battiloro campeggiava sul ponte dal quale fu tolto nel 1953. Non ci sono precise notizie storiche che permettono di stabilire quando la torre sia stata edificata, ma per la sua posizione a ridosso della riva destra del fiume Trigno e per la vicinanza al mare, sicuramente, nel sec. XVI e poi anche nei secoli successivi, la torre era in collegamento con quelle di Termoli e di Petacciato, con funzione di avvistamento e di controllo sul litorale Adriatico.
MONTENERO DI BISACCIA
Comune: tel. 0875 95921
www.comune.montenerodibisaccia.cb.it
La Torre di Montebello si erge nella contrada omonima compresa nel territorio di Montenero di Bisaccia. La particolare posizione, sulla destra del fiume Trigno ed a breve distanza dal mare, induce a ritenere che, oltre alla funzione di avvistamento e di difesa ossidionale, essa ebbe anche quella di collegamento visivo con le torri costiere di Petacciato e di Termoli.
Ha come queste la pianta quadrata, ma differisce per il maggiore sviluppo in altezza, per le pareti e per anguste scale a chiocciola; ha tetto a terrazza, una volta coronato da merli e ingresso principale molto al di sopra del piano di base e preceduto da una scalinata in muratura, forse costruita in un secondo tempo, perché sulla parete sono evidenti le tracce di un ponte levatoio.
Le superfici murarie sono quasi del tutto compatte; presentano quattro finestrelle rettangolari con semiarco, delineate da mattoni in cotto a forte strombatura e distribuite una per lato a diverso livello di altezza, una monofora aperta a nord-ovest e due porte praticate rispettivamente sui lati nord-ovest e sud-est.
Lo stemma della famiglia Battiloro campeggiava sul ponte dal quale fu tolto nel 1953. Non ci sono precise notizie storiche che permettono di stabilire quando la torre sia stata edificata, ma per la sua posizione a ridosso della riva destra del fiume Trigno e per la vicinanza al mare, sicuramente, nel sec. XVI e poi anche nei secoli successivi, la torre era in collegamento con quelle di Termoli e di Petacciato, con funzione di avvistamento e di controllo sul litorale Adriatico.
MONTENERO DI BISACCIA
Comune: tel. 0875 95921
www.comune.montenerodibisaccia.cb.it
Iscriviti a:
Post (Atom)