La Chiesa di Santa Maria della Croce, forse la più antica della città, fu eretta intorno all’anno Mille nell’omonima via, dalla Confraternita dei Crociati, espressione di una società contadina, qual era quella di Campobasso all’epoca. I terremoti del 1348 e del 1456 danneggiarono molto la struttura, e in particolare la vicina chiesa dei Flagellati, che decisero di unirsi ai Crociati.
Nel 1805, l’edificio fu distrutto dal terribile sisma che colpì la città, e fu riedificato nel 1936. Il sisma distrusse alcuni dei “Misteri” conservati nella chiesa, tra i quali quello dedicato proprio a Santa Maria della Croce; quelli che rimasero integri furono trasferiti nella Chiesa di Sant’Antonio Abate.
La facciata è stata ricoperta di intonaco nel 1930 e ora ha un aspetto neoclassico. Colonnine con capitelli decorati a motivi floreali sostengono un arco a tutto sesto, dove un tempo stava forse una lunetta. Più in alto si trova il rosone. Ai lati del portale sono collocati gli ingressi delle due navate laterali. Il campanile svetta sul lato destro dell’edificio, e presenta snelle monofore su tre lati.
L’interno è a tre navate con pianta a croce latina, ossia con il transetto trasversale alle navate, che ricalca il simbolo della croce. Nella zona dell’abside si trovano tre nicchie contenenti le statue realizzate nel Settecento dal creatore dei “Misteri”, Paolo Saverio Di Zinno: esse raffigurano San Giuseppe, San Giovanni e, nella nicchia centrale, l’Immacolata Concezione, cui è dedicato l’omonimo “Mistero”, in cui viene rappresentato il dogma dell’Immacolata Concezione proclamato nel 1854.
Ai lati dell’altare, sono presenti la Cappella dell’Addolorata e quella del Sacro Cuore, in cui sono rispettivamente conservate la statua lignea settecentesca dell’Addolorata, e quella del Cristo morto, ricostruita in gesso nel 1954.
Dopo un lungo restauro, la Chiesa è stata riaperta al culto il 29 maggio 2009.
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