28 febbraio 2017

Musica da camera

I migliori allievi della MASTERCLASS del M° MARCO GRISANTI in concerto

amicidellamusicacb.it

4 marzo 2017 - ore 18.30
Teatro Savoia - Campobasso


L’Associazione Amici della Musica di Campobasso, in collaborazione con la Fondazione Molise Cultura, organizza una Masterclass di Musica da camera per giovani musicisti italiani tenuta dal M° Marco Grisanti. Le lezioni, da novembre 2016 a marzo 2017, si svolgeranno nell’Auditorium del Palazzo GIL della Fondazione Molise Cultura.

Alla conclusione del corso, gli allievi che si sono distinti per particolari doti artistiche, partecipano al concerto del 4 marzo 2017.


26 febbraio 2017

Poietika 2017 - Terza Edizione, a Campobasso


3 febbraio 2017 - 7 aprile 2017
Teatro Savoia - Auditorium GIL


Programma 2017

3 febbraio 2017
UMBERTO GALIMBERTI 
(dialoga con Adele Fraracci)
Ore 19:00 – Teatro Savoia 

10 febbraio 2017
JORGE GALAN
(dialoga con Emilio Coco)
Ore 18:30 – Auditorium GIL

24 febbraio 2017
GIANCARLO LIVIANO D’ARCANGELO
(dialoga con Andrea Gentile)
Ore 18:30 – Auditorium Gil

3 marzo 2017
ADONIS (Lectio Magistralis)
Traduzione dall’arabo di Wasim Dahmash
Ore 18:30 – Teatro Savoia

10 marzo 2017
ANTONIO MORESCO
(dialoga con Adelchi Battista)
Ore 18:30 – Auditorium Gil

24 marzo 2017
Concerto
AEHAM AHMAD – IL PIANISTA DI YARMOUK*
Ore 21:00 – Teatro Savoia

31 marzo 2017
MASSIMO ONOFRI
(dialoga con Antonio Di Chiro)
Ore 18:30 – Auditorium Gil

7 Aprile 2017
PATRIZIA VALDUGA
(dialoga con Valentino Campo)
Ore 18:30 – Auditorium Gil

Ingresso libero a tutti gli eventi eccetto per Adonis (Lectio Magistralis) (3 € per gli under 25 e 5 € per tutti gli altri) e il Concerto di Aeham Ahmad (€ 10 – 24 marzo Teatro Savoia)
Tuttavia, per l’ingresso, c’è bisogno di biglietto segnaposto (max 2 a persona) che potrà essere ritirato mezz’ora prima dell’inizio evento.


22 febbraio 2017

Guglielmo Ugo Petrella

Di Ugo d’Ugo

ugodugo.it


Guglielmo Ugo Petrella, nacque a Campobasso l’11 maggio 1837 da Giovanni Battista (Avvocato) e da Enrichetta Franceschini. Dopo gli studi ginnasiali si trasferì a Napoli, dove si laureò in Giurisprudenza.

Dopo essersi dedicato all’avvocatura per un breve periodo, il Nostro intraprese una brillante carriera giudiziaria nella quale si distinse per grande preparazione giuridica, grande intelligenza ed onestà professionale.

Giovanissimo lo troviamo Consigliere di Corte d’Appello a Trani (fino all’anno 1880 ); Consigliere di Corte d’Appello a Napoli (fino al 16 maggio 1886); Primo Presidente della Corte d’Appello a Firenze (18 aprile 1897); Presidente della Corte di Cassazione in Roma (8 dicembre 1902); Primo Presidente onorario della Corte di Cassazione in Roma (1905).

Il 3 dicembre del 1905 per i suoi grandi meriti resi alla giustizia fu nominato Senatore del Regno.
Il Petrella prestò giuramento il 18 dicembre 1905. Durante l’attività parlamentare Egli diede moltissimi contributi utili all’organizzazione della giustizia; fu membro della Commissione Giustizia del Senato, della Commissione d’Istruzione dell’Alta Corte dei Conti, membro di numerose altre commissioni di studio.

Fu insignito di numerose onorificenze, tra le quali si ricordano quelle dell’Ordine della Corona d’Italia (1878 e 1890) e quelle dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro (1897 e 1903).
Le sue sentenze fanno ancora scuola per tantissimi magistrati. Si spense in Roma il 24 novembre del 1920.

La città di Campobasso, memore, gli ha dedicato la Via in cui ha sede l’A.S.L. (vecchio Ospedale Cardarelli) e che, in proseguimento del Corso Vittorio Emanuele II°, unisce Piazza della Repubblica a Piazza Savoia.

20 febbraio 2017

Mannheimer Philarmoniker

BOIAN VIDENOFF direttore
FRANCESCA DEGO violino

amicidellamusicacb.it

25 febbraio 2017 - ore 18.30
Teatro Savoia - Campobasso


Programma musicale 

CRISTIAN CARRARA - A peace ouverture per violino e orchestra
ERMANNO WOLF-FERRARI - Concerto per violino in re maggiore op. 26
ROBERT SCHUMANN - Sinfonia in re minore op. 120 n. 4

18 febbraio 2017

Castelpetroso, la piccola Lourdes italiana

Di Livia Fabietti (NEXTA)

19 gennaio 2017

lastampa.it

Apparizioni, miracoli e pellegrinaggi: succede in Molise in un borgo medievale divenuto meta di pellegrinaggio per devoti, turisti e curiosi


Castelpetroso, delizioso borgo molisano della provincia di Isernia, è una realtà cara al turismo religioso. Proprio così: lei, la “Piccola Lourdes italiana”, delizia i fedeli con il Santuario di Maria Santissima Addolorata, patrona del Molise, meta di pellegrinaggio per innumerevoli fedeli di ogni dove.

Tutto ebbe origine in quel lontano 22 marzo 1888 quando due pastorelle, Fabiana Cicchino e Serafina Valentino si trovavano sulle pendici del Monte Patalecchia e, mentre erano alla ricerca di due pecorelle che si erano smarrite, avvenne l’apparizione.

Una luce proveniente da una fessura della rupe di “Cesa tra Santi” circondava l’immagine della Vergine Maria che teneva tra le braccia Gesù sanguinante. Non fu un caso isolato. Qualche giorno dopo, in prossimità della Pasqua, ci fu un nuovo episodio ed entrambe le donne si misurarono con il bagliore emanato dalla santa figura.

Il primo vero miracolo avvenne nel novembre del 1888 quando il Conte Carlo Aquaderni si recò a Castelpetroso con il figlio Augusto, affetto dalla tubercolosi ossea. Il giovane, dopo aver bevuto l’acqua dalla sorgente sita nei pressi del luogo delle apparizioni, guarì. Fu così che fedeli da tutto il mondo accorsero numerosi per bere da quella fonte ritenuta miracolosa.

Acquaderni decise di costruire, in segno di ringraziamento, un vero e proprio monumento alla devozione mariana. Il compito venne affidato all’architetto Francesco Gualandi di Bologna il quale si occupò della progettazione e della costruzione di questa struttura maestosa, uno spazio capace di ospitare oltre 10.000 fedeli. L’edificio, in stile neogotico, venne realizzato non esattamente dove avvennero le apparizioni (essendo l’area piuttosto impervia) ma più a valle al fine di rendere più agevoli i lavori nonché l’accesso ai pellegrini.

Il tutto fu edificato avvalendosi di pietre del posto lavorate a mano da abili scalpellini molisani tra cui i fratelli Mario Giuffrida e Pasquale Chiocchio di Oratino e i fratelli Pasquini di Pietrasanta.

I lavori durarono a lungo in quanto, sebbene iniziati nel settembre 1890, vennero portati a termine quasi un secolo dopo a causa di innumerevoli difficoltà, soprattutto economiche. Grazie alle offerte di molti fedeli provenienti da ogni parte d’Europa, nel 1907 venne ultimata la prima Cappella, quella “dei polacchi”, così chiamata visto che, a contribuire alle spese, furono proprio i fedeli che vivevano in Polonia. Fu invece nel 1975 che il Santuario venne definitivamente completato.

Per vivere in prima persona la magia del luogo, avvolti in un contesto altamente suggestivo, vale la pena percorrere a piedi la Via Matris. Il sentiero si snoda lungo la montagna e, in 7 tappe, invita a ricostruire la vita di Maria ammirando tanto il Santuario quanto il luogo delle apparizioni.

14 febbraio 2017

La penicillina? Una scoperta italiana

Di Ruggiero Corcella

9 febbraio 2011

corriere.it


La domanda è più che legittima: perché tanti anni di silenzio? Giulio Capone continua a chiederselo. «È passato più di un secolo dalla pubblicazione di quel lavoro semplice, chiaro, di gran rigore scientifico e tutto è rimasto nascosto». Giulio Capone è medico di base a Roma, specializzato in dermatologia: il lavoro a cui si riferisce lo ha scritto Vincenzo Tiberio, suo nonno.

Un nome ancora sconosciuto al grande pubblico, ma non alla comunità scientifica italiana e internazionale. Sì, perché nel 1895 quel giovane medico igienista, un po’ burbero e geniale, pubblicò lo studio “Sugli estratti di alcune muffe” negli Annali di Igiene Sperimentale, una rivista prestigiosa dell’epoca. Il fascicoletto conteneva i risultati delle ricerche che lo avevano portato a scoprire il potere battericida delle muffe, ben 34 anni prima che Alexander Fleming pubblicasse le sue osservazioni sul British Journal of Experimental Pathology. Insomma, l’inventore della penicillina è, per molti, l’italiano Vincenzo Tiberio. «Primo nella scienza, postumo nella fama», recita la lapide commemorativa che il comune di Sepino, in provincia di Campobasso, ha voluto collocare sulla facciata della sua casa natale. Ora il Consiglio nazionale delle ricerche ha deciso di rendere onore al merito dello scienziato, promuovendone la figura con il documentario «Vincenzo Tiberio. Il vero papà della penicillina» (che sarà disponibile sul sito dell’Almanacco della scienza Cnr).

Le muffe del pozzo

Chi era dunque Vincenzo Tiberio e come arrivò a precorrere Fleming? La storia è affascinante e merita di essere raccontata attraverso la testimonianza del nipote e di Salvatore De Rosa, scienziato dell’Istituto di chimica biomolecolare (Icb) del Cnr di Pozzuoli, appassionato studioso di Tiberio. «Mio nonno nacque nel 1869 a Sepino, città costruita dai Romani dopo la vittoria sui Sanniti. Suo padre, Domenico Antonio, era un notaio e quindi la famiglia stava bene. La casa era un piccolo centro di cultura, frequentata da studiosi e professionisti. E Vincenzo mostrava una spiccata propensione per gli studi scientifici».

Dopo il liceo, il padre lo iscrisse alla facoltà di Medicina di Napoli e lo mandò a vivere dagli zii Graniero, ad Arzano. La casa di Arzano e il suo pozzo, che forniva l’acqua per le necessità domestiche, saranno fondamentali per la scoperta. Tiberio notò che gli inquilini della casa soffrivano di infezioni intestinali ogni volta che il pozzo veniva ripulito dalle muffe. I disturbi, invece, cessavano quando le muffe ricomparivano sui bordi del pozzo.

«Noi nipoti non abbiamo conosciuto il nonno, perché è morto nel 1915 a causa di una febbre mal curata – dice Giulio Capone –. Tutto quello che sappiamo ce lo ha raccontato nonna Amalia, che è stata una delle due passioni del nonno, assieme all’Istituto di igiene di Napoli dove fu assistente, prima volontario e poi strutturato».

Nonna Amalia raccontava di Vincenzo impegnato a raschiare le muffe dal pozzo con una spatolina, per portarle in laboratorio. «Nei documenti scritti da Vincenzo Tiberio – riferisce Salvatore De Rosa – sono descritte in dettaglio le condizioni di crescita delle varie muffe isolate, il metodo di estrazione acquoso delle muffe e il loro potere battericida sia in vitro sia in vivo. Viene evidenziato il potere chemiotattico degli estratti delle muffe nelle infezioni da “Bacillo del tifo” e “Vibrione del colera”, con l’utilizzo come cavie dei conigli e la tecnica delle infusioni sottocutanea e intraperitoneale. Il lavoro risulta molto meticoloso, con dettagli sperimentali e una serie di tabelle in cui riporta l'azione degli estratti sulle cavie utilizzate».

Riconoscimento

Eppure Tiberio fu costretto a portarlo avanti tra difficoltà e diffidenza. Dalle prime osservazioni alla pubblicazione della relazione conclusiva passarono circa cinque anni. L’ambiente scientifico ufficiale non dette peso alla scoperta e le conclusioni sul potere battericida delle muffe furono registrate come una coincidenza.

«Mio nonno rimase profondamente deluso da come il lavoro venne accolto. Nel 1895, dopo la pubblicazione dello studio, lasciò l’Istituto di igiene per contrasti con il nuovo direttore di cattedra e si arruolò in Marina» racconta ancora Capone. Il fascicoletto della sua ricerca rimase relegato in uno scaffale polveroso dell’Istituto di igiene fino al 1955, quando un «topo di biblioteca» lo riscoprì e fu ristampato a cura dell'Istituto di Igiene stesso. I nipoti ne hanno difeso il nome e la memoria, scrivendo anche un libro.

E Fleming? Il grande microbiologo scozzese riconobbe mai i meriti di Tiberio? «Chain, uno dei tre premi Nobel assieme a Fleming – dice Capone –, affermò in un’intervista che il suo illustre collega conosceva mio nonno e i suoi lavori. Lui però non lo disse mai apertamente». Tiberio comprese che non avrebbe avuto il giusto riconoscimento in patria, ma la passione per la scienza non lo abbandonò mai. Racconta il nipote che, dietro una foto di nonna Amalia, Vincenzo scrisse una frase emblematica: «Lunga e difficile è la via della ricerca, ma alla base di tutto c’è l’amore».

12 febbraio 2017

Mauro Campobasso & Mauro Manzoni Sextet

Duck You, sucker a Jazz Homage To Sergio Leone

amicidellamusicacb.it

18 febbraio 2017 - ore 18.30
Teatro Savoia - Campobasso


Programma musicale 

Duck, You Sucker - a jazz homage to Sergio Leone
musiche originali di Mauro Campobasso e Mauro Manzoni
MAURO CAMPOBASSO chitarra, live electronics
MAURO MANZONI sassofoni, flauti, live electronics
STEFANO DALLAPORTA contrabbasso, basso elettrico
WALTER PAOLI batteria, live electronics
GAIA MATTIUZZI voce
FEDERICA ORLANDINI voce
Video Concept di Mauro Manzoni, Mauro Campobasso e Walter Paoli

10 febbraio 2017

Erennio Gammieri (nome d’arte di Adenio Errico Gammieri)

ugodugo.it


Nacque a Campobasso nel 1836, da Luigi e da Francesca Gravino. Fin dall’infanzia mostrò spiccate doti per la musica e per il canto, per cui il padre gli fece impartire le prime nozioni musicali da alcuni maestri locali.

Successivamente entrò quale alunno al Real Conservatorio di Musica “San Pietro a Maiella” in Napoli.

Seguì dapprima le lezioni del maestro Alessandro Busti, presso la scuola di canto; poi, sotto la guida dei maestri Gennaro Parisi e Carlo Conti, studiò Contrappunto e Composizione.

Nel 1859, per invito della contessa Graziosi, si trasferì a San Pietroburgo, in Russia.

Nella città imperiale il Gammieri diviene maestro concertatore, mentre viene nominato Maestro di Cappella dallo zar Alessandro II°. In questo periodo Egli ebbe molte frequentazioni con i più grandi musicisti europei, richiamati dall’interesse per la musica italiana presso la capitale zarista.

8 febbraio 2017

Ferrovia Benevento-Bosco Redole-Campobasso. La storia.

Di Rosario Serafino

lestradeferrate.it


Ferrovia dal percorso tortuoso, la Benevento - Campobasso doveva costituire nelle intenzioni dei progettisti, un’alternativa alle altre trasversali di collegamento fra il Tirreno e l’Adriatico. Ma nella realtà non ebbe mai questo compito, restando relegata tra le linee di interesse esclusivamente locale, a rischio di chiusura per lo scarso traffico. Ma una buona integrazione con i mezzi su gomma ed uno sfruttamento a fini turistici (Pietrelcina, Morcone e Sepino tra i centri attraversati) costituirebbero un’occasione di rilancio e di sviluppo per questa ormai ultracentenaria ferrovia che invece è sospesa da circa un anno per frana.

***

Mentre tormentata fu la storia dei progetti delle altre linee ferroviarie molisane, piuttosto concordi erano i pareri sulla costruzione di una ferrovia che collegasse il basso Molise a Napoli: era abbastanza ovvio che l’unica via più facilmente percorribile, per il minor numero di asperità era quella che portava a Benevento.

L’assenza inoltre di centri abitati di una certa importanza fece si che, a differenza degli altri tracciati, poche fossero le dispute campanilistiche per far passare il tracciato della ferrovia per un centro piuttosto che per un altro. Ma fu soprattutto la spinta di alcuni deputati che presentarono la linea come necessaria per consentire il collegamento di Roma e del Molise interno alla Puglia: si giunse così all’approvazione del progetto nel 1879 ed all’immediato inizio dei lavori.

Il 1° settembre 1881 venne inaugurato il primo breve tratto fra Benevento e Pietrelcina di km. 13+268. Pochi mesi dopo, il 12 febbraio 1882, la linea arrivò fino a S. Giuliano del Sannio per ulteriori km. 47+600. Il 2 luglio 1882 la linea venne aperta fino a Vinchiaturo allungandosi ancora di km. 10+970. Infine dopo alcuni mesi venne aperto prima il tratto Vinchiaturo - Baranello (1 marzo 1883) di km. 4+280 e poi l’ultimo tratto fino a Campobasso (5 agosto 1883) di km. 8+190.

Il servizio regolare iniziò il 21 settembre 1883. In meno di due anni la ferrovia era ormai completa e pochi mesi dopo (ad ottobre) giunse a Campobasso anche la linea da Termoli rendendo quindi possibile il collegamento diretto fra quest’ultima località e Napoli.

6 febbraio 2017

Soqquadro italiano

amicidellamusicacb.it

9 febbraio 2017 - ore 21.00
Teatro Savoia - Campobasso


Programma musicale

STABAT MATER - Vivaldi Project
Musiche da Antonio Vivaldi - rielaborazione a cura di Claudio Borgianni
MAURO BIGONZETTI coreografie
ANDREA STANISCI costumi
CORRADO CRISTINA audio
CRISTINA SPELTI luci



4 febbraio 2017

Eventi in Molise - febbraio 2017

Di Alessia Mendozzi

moli.se


3 FEBBRAIO
FORLÌ DEL SANNIO | San Biagio (festa patronale)
GILDONE | Decennio della biodiversità (convegno)
SAN BIASE | San Biagio (festa patronale)

4 FEBBRAIO
CAMPOBASSO | Rosina e Martummè c/o Auditorium Ex Gil (teatro)

5 FEBBRAIO
CASTELPIZZUTO | Sant’Agata (festa patronale)
ISERNIA | Miseria e Nobiltà c/o Auditorium Unità d’Italia (teatro)

6 FEBBRAIO
ISERNIA | Angelo Pintus in Ormai sono una milf c/o Auditorium Unità d’Italia (teatro)

11 FEBBRAIO
CAMPOBASSO | Il padre c/o Teatro Savoia (teatro)

12 FEBBRAIO
CAMPOBASSO | Il padre c/o Teatro Savoia (teatro)

15 FEBBRAIO
SAN MASSIMO | San Massimo (festa patronale)

16 FEBBRAIO
AGNONE | Ancora? c/o Teatro Italo Argentino (teatro)

17 FEBBRAIO
LARINO | Vincent c/o Teatro Risorgimento (teatro)

18 FEBBRAIO
CAMPOBASSO | Pamela nubile di Carlo Goldoni c/o Dopolavoro ferroviario (teatro)
CAMPOBASSO | True Colors c/o Auditorium Ex Gil (musica)
GILDONE | A Masquarat, II edizione (carnevale)

22 FEBBRAIO
ISERNIA | La Lupa c/o Auditorium Unità d’Italia (teatro)

25 FEBBRAIO
CERCEMAGGIORE | Paese di… vino (carnevale & enogastronomia)
LARINO | 42° Edizione del Carnevale di Larino (carnevale)
ROCCAMANDOLFI | Metti una sera al Piper Club c/o Centro Sociale (musica)

26 FEBBRAIO
LARINO | 42° Edizione del Carnevale di Larino (carnevale)
SCAPOLI | La raviolata, sagra del raviolo scapolese (sagra)

2 febbraio 2017

Picasso: L'intimità del genio - Visite guidate

fondazionecultura.it


Gruppi

Visite guidate su prenotazione per gruppi
(min. 9 - max 18)
€ 75,00 + biglietto ingresso ridotto

Visite guidate su calendario
Gli appuntamenti su calendario saranno comunicati su:
www.fondazionecultura.it
FB: Mu Se
FB: Picasso – L’intimità del genio

Speciali
Eventi | Aperitivi | Cene esclusive | Concerti
in collaborazione con Godì

Laboratori di Arte e Musica | Colori Forme Suoni
Per adulti e famiglie
su prenotazione per gruppi di min. 7 – max. 1

Visite Guidate | Una Giornata a Campobasso
Passeggiata guidata al Centro Storico + Pranzo + Mostra Picasso
su prenotazione per gruppi di minimo 10 persone

Per informazioni e prenotazioni
cell. 389 101 8993
email: muse.molise@gmail.com