26 agosto 2016

La Cappella della Madonna della Neve a Ripalimosani (Campobasso)

ripalimosanionline.it


È ubicata nella parte occidentale dell’agro di Ripalimosani, in Contrada Quercigliole, ad oltre due chilometri di distanza dall’abitato, su di un colle all’altezza di metri 733 sul livello del mare.

La cappella è dedicata alla Madonna della Neve, (così chiamata secondo una pia leggenda che narra di una prodigiosa nevicata avvenuta a Roma sul colle Esquilino la notte del 5 agosto dell’anno 352. Il Papa Liberio, che quella notte avrebbe sognato la Vergine che gli indicava lo straordinario avvenimento, si recò sul posto e, resosi conto dell’avverarsi del sogno, ordinò che ivi fosse eretta una chiesa da dedicarsi a Santa Maria della Neve, l’attuale Santa Maria Maggiore).

Anticamente la chiesetta delle Quercigliole apparteneva all’Ordine di Malta. L’epoca della sua fondazione non è conosciuta ne trova fondamento nelle poche notizie scarse e frammentarie riportate in diversi libri. Di certo la costruzione viene accertata già nel 1651 comparendo in una planimetria dell’Atlante Capecelatro anche se risulta, rispetto all’ordinamento attuale, diversa nella composizione. Di elementare fattura, prevede nel prospetto un timpano mistilineo che poggia sulla struttura portante con un frontone interrotto ai lati poco dopo l’inizio e sormontato solo da una piccola, ma distintiva campanella.

Il portale è lineare con un architrave in pietra e una lunetta appena sopra che, protetta da una grata in ferro, rappresenta l’unico punto luce della facciata. Ai lati del portale corrono due colonne a rilievo, con base e fusto lineari. Dietro al frontone si eleva una base cilindrica dove poggia la cupola e si aprono gli altri punti luce. All’interno la chiesetta presenta una base a croce greca, i cui bracci sono delimitati da una struttura portante, formata da quattro archi chiusi a quadrato che sorregge la base cilindrica. Un altare maggiore è situato nell’abside dove una nicchia racchiude la statua della Madonna della Neve portata in processione la prima domenica di luglio.

Vi è un altro altare, di piccole dimensioni, situato alla destra dell’abside e sopra di esso un’altra nicchia dove è conservata la vera statua della Madonna della Neve, molto più piccola della prima. Una leggenda vuole che, la statua portata in processione fu fatta costruire perché era impossibile accompagnare l’altra fuori dalla chiesetta, in quanto, appena fuori, si metteva a nevicare. Due tele raffiguranti “La lapidazione di Santo Stefano” e “San Silvestro” sono poste lungo la parete della base cilindrica rispettivamente a destra e a sinistra.

Suggestiva è la visione di un piccolo crocifisso, posto tra le due tele, in una nicchia a forma rettangolare, incastrato tra due tiranti di ferro. Annesse alla chiesetta, una per lato, vi sono due cappelle destinate esclusivamente alla tumulazione, mentre nella parte posteriore sorgono le sagrestie e la casa del romito.


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